“Il fotovoltaico sul tetto? E’ come il pozzo sotto casa”

Conviene ancora mettere il fotovoltaico sul tetto in Italia, e in Sicilia dove si è appena conclusa la sesta edizione di SuNEC (a breve online photoalbum e rassegna stampa)? Con SuNEC Cnr e Università di Palermo guardano al futuro delle tecnologie del solare partendo dal suo claim che è “Solar energy. Now“.

Confuse da informazioni frammentate e spesso errate — oltre che bombardati dalla pubblicità trasferitasi online — famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni si chiedono se valga ancora la pena, in Sicilia e in Italia, dotarsi di un impianto fotovoltaico. A peggiorare la confusione il linguaggio dei tecnici che gli parlano di “scambio sul posto”, subito seguito dall’immancabile acronimo (SSP, per la cronaca). Per questo, abbiamo rivolto tre domande al coordinatore del Polo solare della Sicilia, Mario Pagliaro.

Professore: Conviene ancora dotarsi di un impianto solare, dopo la fine degli incentivi?
Certo. Anche più di prima. Come dice un mio amico che ha fatto da pioniere dell’energia solare in Italia: il fotovoltaico produce energia e le nostre case la consumano, chi non farebbe un pozzo sotto casa se ci fosse l’acqua? Specialmente oggi, che il prezzo degli impianti è letteralmente crollato.

Nel 2015 ho fatto parte della commissione di Legambiente Sicilia che ha selezionato i fornitori di impianti fotovoltaici per l’installazione ‘chiavi in mano” nell’ambito del loro Gruppo di acquisto: 1700 € a chilowatt per i piccoli impianti con pannelli di ottima qualità; e 2600 € con i migliori pannelli al mondo. Dunque, per un impianto di 3 kW (chilowatt) il costo varia fra poco più di 5mila e poco meno di 8mila euro.

Da allora, i prezzi sono ulteriormente scesi.

Dunque, è solo una questione di costi?
No. E’ anche una questione di libertà. Il fotovoltaico con i nuovi sistemi commerciali per l’accumulo dell’elettricità nelle batterie agli ioni di litio, consente di utilizzare l’energia autoprodotta giorno e notte; nei giorni assolati e in quelli piovosi. In Sicilia si arriva ad autoconsumare oltre il 70% dell’energia solare prodotta, con analogo risparmio sulle bollette. Il litio è il metallo più leggero che esiste: la sua densità è metà di quella dell’acqua. Per cui è facile nascondere le batterie direttamente all’interno dell’inverter. Il prezzo dell’impianto che selezionammo nel 2015 passa da 1700 a 3600 € al chilowatt. Di nuovo, i prezzi sono scesi ulteriormente, specie a causa dell’ulteriore forte calo del prezzo delle batterie. Di fatto, è l’addio all’elettrofornitore e l’ingresso nell’economia domestica solare.

E l’ambiente?
Si risana. Un impianto fotovoltaico per una abitazione standard in Sicilia ha un effetto sull’ambiente equivalente ad avere piantato 45 alberi , già cresciuti di 10 anni, per ogni anno di vita dell’impianto fotovoltaico, che è di oltre 40 anni. E guarda che il nuovo sviluppo della Sicilia passa proprio da qui: massiccio rimboschimento, energia solare per tutti, e bioeconomia.

articolo di Francesco Meneguzzo https://polosolaresicilia.wordpress.com/